“A distanza di un anno-dichiara il Professor Massimo Galli- è fondamentale sapere quanti dei cittadini che
hanno contratto la COVID conservano gli anticorpi, quanti si sono infettati durante la seconda ondata,
quanti dei vaccinati hanno risposto al vaccino. Ma non ci accontenteremo di questo: come abbiamo già
fatto in tre altri comuni lombardi, alla popolazione verrà offerta gratuitamente la possibilità di ricercare la
presenza di un’infezione da virus dell’epatite C. Due virus con una sola puntura di un dito, in altre parole, e
poi, se necessario, gli opportuni supplementi d’indagine. Un’occasione di prevenzione e di possibile cura. Per
finire, in collaborazione con la facoltà di veterinaria, cercheremo prove dell’avvenuta infezione anche nei
cani e nei gatti di Castiglione. È noto infatti che anche loro possono essere infettati e ci piacerebbe poter
stabilire con che frequenza questo possa accadere”
Castiglione d’Adda è uno dei comuni italiani che più precocemente ha subito l’aggressione della pandemia.
In quella destinata a diventare la prima zona rossa del Lodigiano il virus è infatti penetrato verso la fine di
gennaio 2020 e per quasi un mese ha potuto circolare prima che potessero essere applicate misure di
contenimento. Castiglione rappresenta pertanto un ambito di eccezionale importanza per studiare le
dinamiche dell’infezione da SARS-CoV-2 prima che se ne riconoscesse la presenza. La partecipazione alla
prima rilevazione – attuata dal 18 maggio al 7 giugno 2020 – è stata eccezionale, a testimonianza sia delle
sofferenze subite, sia della capacità e della volontà di reagire della cittadinanza tutta e dell’amministrazione
comunale. Ben 4146 cittadini di tutte le età – oltre il 90% della popolazione residente – hanno deciso di
sottoporsi ai test, consentendo di raccogliere dati di altissima rilevanza, che sono già stati pubblicati in due
riviste scientifiche internazionali. In particolare è stato possibile accertare che l’infezione ha colpito il 22%
della popolazione, con differenze significative nei diversi gruppi d’età. I bambini al di sotto dei 10 anni sono
risultati positivi per gli anticorpi anti SARS-CoV-2 in circa il 10% dei casi, mentre i più anziani sono stati
colpiti in più del 35% dei casi. Alla fine del primo lock down, l’infezione attiva era ancora presente in circa
l’1,5% dei cittadini. Lo scopo di questa nuova rilevazione è stabilire come abbia impattato la seconda ondata
su Castiglione, ma anche di conoscere quanti dei colpiti nella prima ondata abbiano conservato gli anticorpi
o come abbiano risposto alla vaccinazione.
Un secondo aspetto qualificante di questa iniziativa sarà l’offerta alla popolazione adulta dello screening per
il virus dell’epatite C. Responsabile di cirrosi epatica e di tumori del fegato, l’infezione cronica da HCV è
ancora molto diffusa nel nostro paese, soprattutto nelle persone con più di 50 anni. Molte infezioni
risultano per anni del tutto asintomatiche e frequentemente i portatori delle stesse ne sono del tutto
inconsapevoli. Un’indagine di questo tipo attuata con la stessa metodologia nei comuni di Suisio, Sordio e
San Pellegrino ha dato informazioni di rilievo che sono già state pubblicate nel Journal of Hepatology. Ci
proponiamo di arricchire questi dati e di offrire alla popolazione un’occasione di prevenzione che consenta
con un solo atto di ottenere contemporaneamente due importanti risposte.
Abbiamo inoltre deciso di allargare la nostra indagine ad un tema largamente inesplorato. Vari studi hanno
dimostrato che SARS-CoV- 2 può essere trasmesso a cani e gatti, senza causare in loro malattie di rilievo. Ci
proponiamo pertanto di attuare, in collaborazione con la facoltà di veterinaria di UNIMI, una rilevazione
sulla diffusione del virus tra gli animali da compagnia, per la prima volta su base territoriale ed in relazione
con lo stato sierologico dei loro proprietari, nel tentativo di stimare la frequenza della trasmissione tra
uomo e animale e la possibile rilevanza della stessa ai fini epidemiologici.
L’indagine a Castiglione d’Adda e negli altri comuni lombardi è stata resa possibile dalla fattiva
collaborazione con Medispa, che ha consentito di realizzare i test e di raccogliere e sistematizzare i dati nel
rispetto della privacy mediante la piattaforma Preventionsuite
Andrea Prina, Amministratore Delegato di Medispa dichiara che: “la realizzazione di una seconda indagine a
Castiglione d’Adda tramite l’utilizzo della piattaforma Prevention Suite e la fattiva collaborazione con il
Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche Luigi Sacco dell’Università degli Studi di Milano, è il frutto di
un grande lavoro di team che ha permesso la costruzione di un modello estremamente semplice ed efficace
per il monitoraggio di eventi pandemici e la presa in carico delle esigenze del singolo cittadino da parte di
operatori qualificati-Prevengers.
Lo studio viene condotto nell’ambito del progetto finanziato da regione Lombardia (DGR n. XI/3015 del
30/03/2020 e decreto n. 3953 del 31/03/2020 LINEA 2) che lo ha in parte finanziato ed è stato reso
possibile per il fondamentale supporto offerto dall’Ordine di Malta, dalla Fondazione Francesca Rava, da
Primalab, azienda impegnata nello sviluppo e nella produzione di dispositivi diagnostici in vitro e dai
donatori che hanno sostenuto la ricerca della Cattedra di Malattie Infettive diretta dal Professor Massimo
Galli presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche (DIBIC) L.Sacco dell’Università di Milano. Lo
screening per HCV è stato reso possibile dal supporto incondizionato do Abbvie e di Gilead Sciences. Si
ringraziano il Comune di Castiglione d’Adda, Synlab Italia e Factory Group per la preziosa collaborazione.
Tutti i test attuati sono stati offerti alla popolazione a titolo completamente gratuito.